lunedì 20 novembre 2017

STEP 4 - N) Le statistiche della cosa artificiale

Per capire le statistiche diffuse sull'utilizzo al giorno d'oggi nel mercato globale delle fibre, bisogna nuovamente suddividerle nei 3 gruppi principali e capirne la effettiva definizione e differenza.

LE FIBRE NATURALI A sono ottenute da materiali esistenti in natura ed utilizzate mediante lavorazioni meccaniche che non ne modificano la struttura. Possono essere di origine animale o di origine vegetale. Tra le prime si ricordano la lana, la seta e la pelle, mentre tra le seconde il cotone, il lino e la canapa.

LE FIBRE ARTIFICIALI C sono ottenute da prodotti naturali come la cellulosa o le proteine animali (latte) o vegetali (soia), che attraverso processi chimici vengono resi solubili. In questo modo, le soluzioni ottenute, dopo il filtraggio, sono raccolte in un bagno di coagulo che le fa rapprendere sotto forma di fili più o meno lunghi.

LE FIBRE SINTETICHE B si differenziano dalle fibre artificiali, in quanto sono ottenute dalla diretta trasformazione di sostanze chimiche e non dalla lavorazione di prodotti naturali trattati con sostanze chimiche, come avviene per le fibre artificiali. Tale differenza comporta che le fibre artificiali permettano una certa traspirazione del tessuto e generalmente un accumulo minore di cariche statiche rispetto alle fibre sintetiche.
Queste ultime ottenute da composti chimici di sintesi, derivati dal petrolio e ridotti in filamenti più o meno lunghi, si distinguono in base alle materie prime di partenza, organiche o inorganiche, e ai processi di fabbricazione. Tra le fibre artificiali e sintetiche si ricorda la microfibra.

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